IL PRESIDENTE 
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
 
  Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 4 settembre
2019 di costituzione del nuovo Governo; 
  Visto  il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  4
settembre 2019, con il quale  il  sig.  Vincenzo  Amendola  e'  stato
nominato Ministro senza portafoglio; 
  Visto il proprio decreto in data 5 settembre 2019, con il quale  al
Ministro senza portafoglio sig. Vincenzo Amendola e' stato  conferito
l'incarico per gli affari europei; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 13 settembre 2019,
con il quale la dott.ssa Laura Agea e' stata nominata Sottosegretario
di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri» e successive modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  286,  recante
«Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di  monitoraggio
e  valutazione  dei   costi,   dei   rendimenti   e   dei   risultati
dell'attivita'  svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a   norma
dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante
«Ordinamento della Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  a  norma
dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive
modificazioni; 
  Vista  la  legge  24  dicembre   2012,   n.   234,   e   successive
modificazioni,   recante   norme   generali   sulla    partecipazione
dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e  delle
politiche dell'Unione europea; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1°
ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento  delle
strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri» e  in
particolare l'art. 18  relativo  al  Dipartimento  per  le  politiche
europee; 
  Ritenuto opportuno delegare al Ministro per gli affari europei sig.
Vincenzo Amendola le funzioni di cui al presente decreto; 
  Sentito il Consiglio dei ministri; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. A decorrere dal 26 settembre 2019, il Ministro senza portafoglio
sig. Vincenzo Amendola, di seguito denominato Ministro,  e'  delegato
ad esercitare le seguenti funzioni relative: 
    a) alla partecipazione dell'Italia alla formazione ed  attuazione
di atti, normative dell'Unione europea, contribuendo, per  quanto  di
competenza, alla linea di indirizzo politico  utile  a  garantire  la
massima  realizzazione   e   protezione   dell'interesse   nazionale;
nell'ambito di tale priorita',  cura  e  coordina  le  attivita'  del
Governo inerenti alla partecipazione del Parlamento  al  processo  di
formazione della normativa dell'Unione europea, di cui alla legge  24
dicembre 2012, n. 234, recante «Norme generali  sulla  partecipazione
dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e  delle
politiche  dell'Unione  europea»,  attivandosi  per  assicurarne   il
potenziamento e la maggiore efficienza; 
    b) alla promozione e al coordinamento  delle  attivita'  e  delle
iniziative  inerenti  all'attuazione  delle   politiche   dell'Unione
europea di carattere generale o per  specifici  settori,  incluso  il
quadro  finanziario  pluriennale  in   ogni   sua   articolazione   e
applicazione, assicurandone coerenza e tempestivita'; 
    c) alla convocazione e presidenza del Comitato  interministeriale
per gli affari europei (CIAE)  di  cui  all'art.  2  della  legge  24
dicembre 2012, n. 234, al fine di concordare le linee  politiche  del
Governo nel processo di formazione  della  posizione  italiana  nella
fase di predisposizione degli atti dell'Unione  europea,  nonche'  di
consentire il puntuale adempimento dei compiti di cui  alla  medesima
legge n. 234 del 2012; 
    d) alla partecipazione, d'intesa con  il  Ministro  degli  affari
esteri  e  della  cooperazione  internazionale,  alle  riunioni   del
Consiglio   dell'Unione   europea,   formazione   affari    generali,
rappresentando l'Italia con riferimento agli argomenti all'ordine del
giorno in raccordo con gli altri Ministri interessati; 
    e) alla partecipazione alle riunioni  del  Consiglio  dell'Unione
europea,  formazione  competitivita',  rappresentando  l'Italia   con
riferimento agli argomenti all'ordine del giorno relativi al  mercato
interno dell'Unione europea; 
    f) allo svolgimento, d'intesa con  il  Ministro  dell'economia  e
delle finanze, dell'azione di coordinamento, di cui alla lettera  a),
con riferimento alle attivita' propedeutiche alla elaborazione e alla
presentazione del Programma  nazionale  di  riforma,  secondo  quanto
previsto  dalla  legge  31  dicembre  2009,  n.  196,  e   successive
modificazioni ed integrazioni; 
    g) all'armonizzazione  fra  legislazione  dell'Unione  europea  e
legislazione nazionale,  tenuto  altresi'  conto  della  verifica  di
conformita' europea dei disegni di legge governativi, di cui all'art.
7, comma 5-bis del decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri
10 novembre 1993, e successive modificazioni ed integrazioni, recante
«Regolamento  interno  del  Consiglio  dei  ministri»,  nonche'  alla
presidenza del Comitato per la lotta contro le  frodi  nei  confronti
dell'Unione  europea,  di  cui  al  decreto  del   Presidente   della
Repubblica 14 maggio 2007,  n.  91,  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni.